venerdì 25 giugno 2010

Tutto Vero!

Si signori. Ricordo alla perfezione Caressa e Bergomi all’estrazione del sorteggio del girone mondiale. Come tutti noi pensavano che ci fosse andata di culo. Era vero, ma non avevano fatto i conti con questa Italia. Ora che siamo stati eliminati possiamo scatenarci in tutti gli insulti possibili ed immaginibili verso il nostro Ct, ma ancora di più, a parer mio, verso i nostri giocatori.
Io sono sempre stato fiducioso su Lippi, pur non essendo juventino e non condividendo neppure molte sue scelte. Io Cassano l’avrei portato, o perlomeno gli avrei parlato per cercare di sistemare un rapporto burrascoso. Io avrei fatto lo stesso con Miccoli. Io neppure avrei convocato Balotelli, che considero ancora troppo immaturo sul lato mentale. Io avrei fatto giocare di più Quagliarella, Bonucci e Maggio. Io avrei lasciato a casa Cannavaro, o perlomeno non l’avrei fatto partire titolare. Io preferivo Pazzini a Gilardino.
Ma “Io” non ho neanche vinto un Mondiale e neppure ho il patentino da allenatore. Adesso viene fin troppo facile a tutti criticare il lavoro di Lippi. Sapete quale è stata la cosa veramente difficile? Cercare di credere nella squadra di Lippi, tifarli in ogni caso e illudersi. Si, perchè io, come tanti altri ragazzi, come lo stesso Lippi, mi ero illuso che questi giocatori potessero regalarci un’altra emozione come 4 anni fa.
E ho sbagliato forse a farlo, perchè risvegliarsi ora è veramente brutto. Soprattutto se quello che hai appena fatto non è un bel sogno ma un incubo. Lippi si è preso tutte le responsabilità della disfatta: questo gli fa onore, soprattutto perchè in conferenza stampa lo fa con la voce rotta dal pianto. Anche lui si era svegliato, purtroppo troppo tardi. Ma se c’è una cosa che veramente mi fa imbestialire è quello che ha detto successivamente. Vi riporto interamente le parole dell’ormai ex Ct, evidenziando quello che mi ha fatto arrabbiare:
Mi prendo tutte le responsabilità. Se in una partita così importante una squadra si presenta col terrore nelle gambe, nella testa e nel cuore, e non riesce a esprimersi per come era necessario significa che l’allenatore non l’ha preparata bene sul piano tecnico, tattico e psicologico. Mi spiace per gli sportivi italiani, per la federazione. Ho ritenuto che questa squadra potesse fare certe cose e non l’ho preparata bene. Tutto mi sarei aspettato tranne che ci esprimessimo in questo modo nel primo tempo, lasciamo perdere la reazione del secondo. Non pensavo di rivincere il Mondiale, ma chiudere il mio rapporto con la Nazionale in questo modo è bruttissimo. Grazie a tutti per questi quattro anni, in parte fantastici e in parte molto deludenti. La responsabilità è tutta mia, di chi ha costruito questo gruppo. Ero convinto e avevo voglia di rifare questa esperienza dopo aver vinto il Mondiale nel 2006. Mi dispiace enormemente.
Fammi capire caro Lippi. Tu sei andato in Sud Africa senza molte speranze di rivincere questo mondiale? E allora che cavolo volevi fare, arrivare terzo? Personalmente a me di arrivare sui gradini bassi del podio non me ne frega nulla. A me interessa la vittoria perchè nessuno si ricorda degli sconfitti. Lippi, tu dovevi costruire una squadra per vincere, non per fare bella figura, non per arrivare almeno ai quarti, ma l’obiettivo minimo doveva essere la finale. Vuol dire che tu sei responsabile più di tutti perchè hai illuso i tuoi giocatori di poter vincere quando tu stesso non credevi che potessero essere in grado di farlo. E quando tu dici di non aver lasciato a casa gente che potesse cambiare il corso di una partita e Abete ti viene dietro dicendo che “Cassano quando è stato in nazionale non ha mai fatto la differenza” state negando l’evidenza.
Io mi ricordo di un Cassano che nel 2004, con Trapattoni risultò il migliore degli azzurri, segnando il pareggio contro la Svezia e il gol vittoria contro la Bulgaria, con la famosa corsa di gioia verso il Trap che lentamente si tramuta in pianto, venendo a conoscenza del biscotto di Svezia e Danimarca. Mi ricordo anche un Europeo 2008 con Donadoni, tutto sommato positivo per lui, partendo titolare contro la Francia (unica sfida vinta dagli azzurri) e contro la Spagna. Il tutto, apparentemente, senza “cassanate”. Ma questi sono pensieri personali e ripeto: io non sono un Ct e non ne ho neanche la facoltà. Rispetto tutte le scelte di Lippi e il suo lavoro: ma il primo ad ammettere di aver sbagliato oggi è lui.
Chiuso il capitolo allenatore ora mi dedico ai giocatori. Perchè i burattini super pagati che poi vanno in campo sono i veri artefici della sconfitta. De Rossi intervistato nel dopo partita con gli occhi lucidi dichiarava che “non avrebbe mai pensato di poter perdere contro la Slovacchia, o di uscire così presto”, facendo intendere di non aver mai sottovalutato le avversarie. Il che è un bel controsenso. Anche a detta di Lippi questo gruppo non poteva vincere il mondiale, ma perlomeno contro la Nuova Zelanda e la Slovacchia si. E in campo a giocare non ci va Lippi, ci vanno i giocatori. Mi fa veramente rabbia sentire gente come Iaquinta lamentarsi del fatto che gioca fuori ruolo. Porca miseria caro Vincenzo ma tu come ala o come terzino o come punta centrale, per quello che vali (almeno in termini economici), devi essere in grado di saltare avversari come Ryan Nelsen o Durica. Altrimenti sei un sopravvalutato, come molti tuoi compagni. Io vedo Rooney tornare particamente sempre in difesa quando possibile ed adattarsi a fare il terzino pur di essere utile. E senza scomodare i fenomeni ho visto un Hamsik sempre fuori ruolo, a fare il regista, un Honda nel Giappone che fa la prima punta, nonostante sia un trequartista, un Jonas Gutierrez che accetta di buon grado di fare il terzino per Maradona, pur essendo scandaloso in quel ruolo. E la lista potrebbe essere lunghissima. E i lamenti di Vincenzo, come quelli di altri, sono da prima donna. E quindi caro Lippi, anche se non volevi giocatori “egoisti” te li sei portati lo stesso.
Gli infortuni di Pirlo, oggi positivo, e Buffon sono una scusa che non regge. E che Lippi fa bene a non usare. Belle le parole di Pirlo che alla domanda “Cosa poteva fare questa squadra con Pirlo?” risponde con un ironico “Il problema è cosa DOVEVA fare questa squadra senza Pirlo…”. Di questo mondiale l’immagine resterà quella delle lacrime di Quagliarella, che come Cassano sei anni fa, è il simbolo di quell’Italia combattiva, che in campo mette giocatori che ancora sono in grado di sentire la maglia. Un’Italia che oggi, come sei anni fa, non si è vista.Ripartiamo da Prandelli, con nuove idee ed un nuovo ciclo sperando che possa portarci le stesse gioie che ci ha portato Lippi, e che, a differenza di quest’ultimo, sappia quando dire “basta”.

Pagelle

Marchetti: voto 4. A parer mio colpevole su tutti e tre i gol. Poco sul primo, abbastanza sul secondo e molto sul terzo, nel quale esce con un quarto d’ora di ritardo. Non si conferma ad alti livelli.

Zambrotta: voto 3,5. Non sale mai! Giocano solo sulla sinistra (nel primo tempo, dove c’è Criscito) e sulla destra nel secondo (dove c’è Maggio). Bollito.

Cannavaro: voto 3. Bollito come sopra, purtroppo ormai l’ombra di se stesso. Chiude la carriera nel peggiore dei modi. Finto capitano di questa Italia.

Chiellini: voto 4. Gioca sempre per due data la forma di Cannavaro e questa è una scusante. Ma Vittek lo mette in difficoltà sempre, sia di testa che in velocità, suo l’errore del secondo gol. Non è il Giorgio che amiamo.

Criscito: voto 4. Timido, indeciso e immaturo oggi. Tanto bene le altre partite quanto male oggi. Si conferma ancora inadatto nelle partite che contano. Cucciolo bagnato.

Gattuso: voto 5. Fisicamente non c’è. E si vede. Ma se tutti avessero la metà della grinta che ha lui probabilmente non saremmo andati a casa.

De Rossi. voto 3,5. Oggi ha paura. E sbaglia tutto. Grave l’errore sul primo gol, gravissimo quello sul terzo, da condividere con Cannavaro e Chiellini.

Montolivo: voto 4. Ha giocato? Oggi non si sente proprio la sua presenza.

Pepe: voto 5,5. La solita corsa e il solito cuore. Poi i piedi però son quel che sono…e purtroppo non sono un granchè.

Di Natale: voto 4,5. Il gol mangiato pesa, come il fatto che nel primo tempo non vuole mai saltare l’uomo. Nel secondo migliora decisamente, quando entra Quaglia.

Iaquinta: voto 3. Oggi hai giocato punta centrale, e hai fatto schifo lo stesso. Non ti puoi lamentare più…

Maggio: voto 6. Decisamente meglio di Zambrotta sulla destra. Spero si riparta da lui.

Pirlo: voto 6. Quando entra si capisce perchè non si può fare a meno di lui. Non sembra dall’aspetto ma è un grande lottatore.

Quagliarella: voto 8. IL MIGLIORE. Avrei preferito vederlo così, bello sorridente. Vai a vedere che il Paolo Rossi che invocava Lippi era in panchina ed era di Castellammare di Stabia. Gol fantastico, grazie Quaglia.

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